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    Sole 24 Ore – Dalla centrale di committenza alla centrale di «competenza», le soluzioni per gli appalti post-Covid

    Sole 24 Ore – Dalla centrale di committenza alla centrale di «competenza», le soluzioni per gli appalti post-Covid

    NT + Enti Locali & Edilizia – Il Sole 24 Ore, 24 Giugno 2021

    Uno studio di Promo Pa Fondazione in collaborazione con JAGGAER 

    Un modello alternativo di aggregazione e qualificazione degli acquisti della pubblica amministrazione, non più basato sul parametro territoriale e l’aggregazione della spesa ma sulle competenze specifiche di filiera/categoria merceologica delle pubbliche amministrazioni. 

    Alla luce di una rinnovata centralità del tema della competenza e in attesa che si sblocchi il quadro legislativo legato agli appalti, Promo PA Fondazione, in collaborazione con Jaggaer, propone una riflessione per lo sviluppo di un modello possibile di centrale di competenza. Ciò è stato fatto attraverso un’indagine quantitativa sul «chi compra cosa» in Italia, che ha consentito di rilevare le tipologie settoriali di acquisto delle diverse tipologie di stazioni appaltanti, e attraverso una serie di riflessioni e incontri con testimoni privilegiati, esperti e operatori del mondo degli appalti, che hanno espresso le loro valutazioni sul modello proposto. Secondo i risultati della ricerca, una centrale di competenza acquista forniture, servizi e lavori in specifiche categorie merceologiche trovando economie di scala in 2 fattori:

     

    • la competenza di categoria e di conoscenza delle dinamiche del mercato di fornitura
    • la ripetitività delle procedura che insiste sulla stessa categoria e sulla specificità del richiedente.

    Attualmente la dimensione territoriale è decisiva nell’organizzazione degli acquisti e ha fino ad oggi consentito di aggregare gli acquisti in base alle esigenze specifiche dei diversi territori, rilevati da strutture centralizzate facenti capo alle singole Regioni. Nel modello di centrale di competenza invece la dimensione territoriale diventa funzionale alla dimensione merceologica. In questo caso il criterio che guida le scelte è la competenza settoriale del team che svolge gli acquisti, competenza che può concentrarsi su strutture presenti a livello nazionale o territoriale.
    Gli operatori concordano sul fatto che sarebbe un errore ipotizzare un sistema centralizzato unicamente in base al criterio della categoria merceologica (AQP, Esperti di Appalti, Regione Marche, Province). L’acquisto di beni e servizi dovrebbe collocarsi al livello migliore di conoscenza della categoria di bene/servizio che deve acquistare.

    Secondo la ricerca, la centrale di competenza potrebbe incidere sui tempi dell’appalto rendendo più efficiente la fase di programmazione, che oggi è frammentata tra le diverse unità di spesa nella Pa e scarsamente affidata alle tecnologie, intervenendo nella fase di affidamento attraverso l’utilizzo di modelli standard di capitolati per settore e rendendo effettivamente operativo il sistema digitalizzato di e-procurement.

    La centrale di competenza può consentire di definire livelli ottimali di aggregazione partendo non dalle procedure ma dalla specializzazione sui settori e dalla capacità di raccogliere i fabbisogni dai “clienti” pubblici locali. Può migliorare le strategie di acquisto e, anche, determinare un radicale cambiamento nel sistema di reclutamento del personale.

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