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    Intake e Orchestration: la nuova frontiera del procurement intelligente

    Intake e Orchestration: la nuova frontiera del procurement intelligente

    di Francesco Colavita, Global VP PreSales Consulting JAGGAER

    Coordinare persone, sistemi e processi in un ecosistema digitale integrato. È questa la missione dell’Intake e Orchestration, un modello che trasforma il Procurement in un vero driver di efficienza e vantaggio competitivo e che sta generando grande dibattito nelle aziende, come dimostra il nostro webinar su questo tema.

    AI & Procurement: una rivoluzione in atto

    Quando si chiede a ChatGPT come l’intelligenza artificiale stia trasformando il procurement, la risposta è chiara: “I sistemi di IA stanno rivoluzionando il procurement sfruttando il machine learning, l’elaborazione del linguaggio naturale e l’analisi dei dati”.

    Questa semplice affermazione ne racchiude due fondamentali:

    1. Accessibilità: l’elaborazione del linguaggio naturale rende la tecnologia fruibile da chiunque, non più solo da esperti.
    2. Disruption: è una vera rivoluzione perché cambia il ruolo stesso delle persone nel lavoro quotidiano.

    GenAI e Agentic AI stanno aprendo la strada a un’automazione estesa dei processi lungo la supply chain, segnando l’inizio di una trasformazione di portata epocale.

    Verso una nuova workforce ibrida
    Il cambiamento porta con sé un nuovo concetto di workforce: un ambiente in cui persone e agenti intelligenti collaborano, ognuno con la propria specializzazione, ma in stretta sinergia. Il risultato? Più velocità, più efficienza, più valore.

    A che punto sono le aziende?
    La maggior parte delle imprese si trova nella fase “Digital”: l’adozione dell’AI è iniziata, ma è ancora concentrata sugli aspetti operativi.

    • Solo poche realtà sono arrivate alla fase “Intelligent”, dove le decisioni sono guidate dall’AI.
    • Nessuna è ancora nella fase “Autonomous”, dove dominano ecosistemi self-learning e agenti completamente autonomi.

    Eppure, l’interesse resta molto alto: la maggior parte delle aziende guarda all’intelligenza artificiale come a una priorità per i prossimi due anni, anche se solo una piccola parte è riuscita finora a trarne benefici concreti e tangibili.

    Il punto di svolta? L’Intake centralizzato
    Per trasformare l’AI in una leva reale serve partire da un concetto chiave: la business intake. Un punto unico di ingresso e raccolta delle richieste, dove tutte le esigenze di approvvigionamento vengono centralizzate, strutturate e instradate in modo uniforme.
    Da qui parte l’orchestrazione: la gestione automatizzata e strategica di strumenti, attività e flussi, lungo tutto il ciclo source-to-pay.

    Il risultato è un procurement:

    • più veloce (time-to-value e time-to-market)
    • più trasparente (visibilità e tracciabilità)
    • più compliance (rispetto di policy e normative)
    • collaborativo (sia internamente che con partner esterni).

    Le tre leve dell’efficienza
    Alla base dell’orchestrazione efficace ci sono tre dimensioni fondamentali:
    1. Persone – portatrici di valore, in grado di collaborare in modo dinamico con stakeholder interni ed esterni.
    2. Processi – allineati agli obiettivi di business, tracciabili e semplificati.
    3. Piattaforme – tecnologie scalabili che abilitano la digitalizzazione e la governance integrata.

    Le sfide sono quotidiane: dal controllo della spesa, alla conformità normativa (ESG, sicurezza), alla gestione di ecosistemi sempre più aperti e interconnessi. Qui, Intake & Orchestration diventa un alleato strategico.
    JAGGAER ha già tradotto questa visione in realtà all’interno della sua piattaforma JAGGAER One, la prima al mondo certificata ISO 42001 (il primo standard internazionale che guida le organizzazioni nell’adozione e gestione responsabile dell’intelligenza artificiale) come soluzione Source-to-Pay cloud nata per facilitare la collaborazione tra processi e persone, in modo scalabile, modulare e automatizzato e in grado di garantire che le funzionalità AI vengano sviluppate e gestite in modo etico, sicuro e orientato al miglioramento continuo.

    E lo ha fatto attraverso quattro macroaree, interconnesse, pensate per:

    • abilitare la gestione automatica delle richieste
    • orchestrare sistemi e team in tempo reale
    • generare workflow coerenti con le policy aziendali,
    • garantire un reporting avanzato con KPI e metriche condivise.

    Il futuro? È già realtà
    Stiamo già lavorando con clienti che hanno costruito casi d’uso di successo: dalla gestione degli ordini alla qualifica fornitori, con orchestrazioni che coinvolgono anche team tecnici e legali quando necessario. Intake & Orchestration non è un’ipotesi futuribile: è già qui. E con la giusta tecnologia, è anche alla portata di ogni organizzazione che voglia fare del procurement un fattore di crescita e innovazione.

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