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    Automazione Oggi – Tremano i mercati dallo shortage delle materie prime

    Automazione Oggi, 8 Febbraio 2022

    Di Stefano Belviolandi

    Una scia di risvolti non sempre positivi ha caratterizzato gli anni della pandemia. Le difficoltà di alcuni comparti produttivi (automotive, elettronica) si è fatta sentire per via delle carenze di materie prime e conseguente aumento dei prezzi. Previsioni di normalità? Pochi si sbilanciano e alcuni azzardano il 2024

    Ci si è abituati a sentire le parole Covid-19, shortage delle materie prime e rincaro dei prezzi ma non si sa ancora quanto tempo ci vorrà prima di mettere la parola fine a un fenomeno che sta mettendo in ginocchio molti, se non tutti, comparti produttivi a cui si possa pensare. Già, perché con la pandemia si sono fatte sentire reazioni a catena da diversi fronti. Ritardi, carenze di prodotti e costi in crescita tormentano e mettono in ginocchio le aziende.

    Automazione Oggi mensile dedicato –  dal 1983 –  alle tecnologie, ai prodotti e alle soluzioni per l’automazione industriale, ha pubblicato lo speciale “Tremano in mercati dallo shortage delle materie prime”, intervistando sul tema manager aziendali, analisti ed esperti, tra cui Daniele Civini Head of Sales JAGGAER Italia, che ha evidenziato  i benefici del procurement in digitale per prevenire e mitigare i rischi di filiere sempre più instabili e globalizzate.

     

    […] E’ indubbio che le nostre economie interconnesse siano separate da lunghe distanze e, ritardi o carenze in un luogo, provocano a cascata effetti su tutte le altre economie. Da qui verrebbe spontaneo pensare a un cambio di passo della globalizzazione o meglio un cambio di volto. […] Il rischio di un aumento sconsiderato dei prezzi, la difficoltà a reperire le materie prime, sono elementi che appesantiscono e appesantiranno l’intera industria italiana legata a doppio filo all’importazione di oltre il 70% dell’acciaio.

    […] A livello globale alcune multinazionali hanno deciso di lasciare, anche solo temporaneamente, i loro partner all’estero puntando su un’economia più di prossimità anche se più cara. Allo stesso tempo, alcune realtà hanno deciso di ripensare alle loro catene di distribuzione: si sta abbandonando il concetto di ‘produco solo se vi è la domanda’ per lasciare posto al concetto di ‘pianifico le scorte per affrontare i periodi di emergenza’. Lo conferma anche Daniele Civini, head of sales JAGGAER Italy, che afferma “le soluzioni per il digital procurement aiutano a mettere in pratica queste logiche di riqualificazione attraverso processi tracciati e strutturati che lavorano sui dati dei fornitori”.

    Credo personalmente che il mondo sia cambiato: dall’eruzione del vulcano islandese a guerre che endemicamente attraversano le geografie del mondo alla pandemia, a dazio ed embargo, penso” prosegue Civini “che lo stato di allerta debba ormai per tutti essere una priorità nella gestione delle supply chain. Allerta intesa come profonda conoscenza sempre più precisa di fornitori e subfornitori, grazie alla disponibilità di dati aggiornati e fruibili perché ‘organizzati’ con il supporto dellintelligenza artificiale. Questo per valutare performance e soprattutto rischi, così da poter passare ad alternative, assicurando la continuità operativa, in caso di indisponibilità del fornitore, per le ragioni più varie: calamità naturali, politiche o anche semplicemente economiche. L’instabilità è e sempre più sarà una parte importante delle regole del gioco”.

    La volatilità continuerà e i cambi repentini da fare in corsa diverranno sempre più frequenti. Molti studi di settore rivelano che ormai la maggioranza delle medio-grandi aziende italiane e internazionali opera le revisioni del budget trimestralmente. “Ho grande fiducia nella capacità dell’uomo di adattarsi al cambiamento: lo vediamo nell’interazione con i clienti, la capacità di apprendere le nuove dinamiche e di cavalcarle è rapidissima e corre in parallelo all’innovazione tecnologica. Basti pensare” prosegue Civini “ai sistemi predittivi e di machine learning che non sono più il futuro, ma sono già un solido presente, e stanno guidando verso scenari di Autonomous Commerce. Restare al passo con queste trasformazioni è vitale per assicurare competitività al sistema economico”.

     

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