Abstract Agenda Digitale, ottobre 2023
Di Daniele Civini, Head of Sales di JAGGAER Italia
Chiedere ai fornitori una costante riduzione dei costi può offrire un vantaggio solo a breve termine. Se non si accompagnano i supplier verso un effettivo miglioramento operativo aumenta il rischio. Ecco come implementare un piano di sviluppo del fornitore per supportarlo nello sviluppo di competenze aggiuntive o nuove.
La globalizzazione ha sottoposto le supply chain a una forte pressione finanziaria: i clienti chiedono ai fornitori di fare di più con meno risorse e di mantenere bassi i costi. L’aumento dei salari nei paesi a basso costo e la volatilità delle materie prime accrescono la pressione operativa e finanziaria sui fornitori. Il risultato è che vengono talvolta prese scorciatoie per soddisfare le richieste e i requisiti dei clienti intensificando, ad esempio, il carico di lavoro sulle risorse esistenti invece di assumere nuovi dipendenti. Da ciò ne può derivare qualità scadente e instabilità finanziaria.
Aumentano anche i rischi della supply chain a fronte di realtà sempre più complesse e geograficamente distribuite, con un numero sempre maggiore di componenti movimentati. Incorrere in problemi con i fornitori è all’ordine del giorno: le differenze culturali che possono complicare le comunicazioni e la capacità del fornitore di comprendere l’urgenza del cliente; la distanza fisica e i rischi di violazione della proprietà intellettuale sono alcuni dei pericoli e degli ostacoli legati alla delocalizzazione a discapito della qualità, di della puntualità delle consegne e di una maggiore reattività, con conseguenti impatti negativi sulle aziende clienti e sulla loro capacità di soddisfare le richieste dei propri clienti.
L’elemento sostenibilità e le politiche ESG, elementi imprescindibili per qualsiasi azienda moderna, si traducono in requisiti più rigorosi anche per i fornitori, che devono adottare prassi ecosostenibili. Questo scenario pone dunque l’attenzione sui fornitori quale elemento cruciale per il successo e la competitività di un’organizzazione per il quale un programma di qualificazione e selezione può servire a ridurre il rischio prestazionale e finanziario. A volte è davvero complicato trovare il fornitore giusto, capace di dare risposte adeguate alle nostre necessità. Il fornitore ideale potrebbe non esistere. Ma è anche vero che molte società potrebbero avere già fornitori con un alto potenziale. Ecco perché l’attività nota come “supplier development” può aiutare a trasformare dei buoni fornitori in fornitori eccellenti, contribuendo a ridurre i costi finali e a incrementare i ricavi.
[…]Se non si accompagna il fornitore verso un effettivo miglioramento operativo, il taglio dei costi non è sostenibile e può incrementare il livello di rischio della fornitura si dovrebbe accompagnare il fornitore verso un effettivo miglioramento operativo, volto a intervenire sulle sue eventuali inefficienze, eliminando costi e sprechi dalle loro attività. Ottimizzare la qualità dei loro prodotti o servizi riducendo, al contempo, la durata del ciclo e migliorando la capacità di risposta nei confronti dei clienti significa raggiungere un miglioramento della qualità e delle tempistiche di fornitura. Infine, lavorare con i fornitori al loro sviluppo può contribuire a incrementarne l’allineamento, la collaborazione e la fiducia aiutandoli, ancora una volta, ad acquisire una maggiore consapevolezza e capacità di risposta alle esigenze dei clienti. Un circolo virtuoso a vantaggio di tutti che si trasforma un vantaggio competitivo a entrambe le parti.