Sorgenia Bioenergie struttura una funzione di approvvigionamento unificato con il supporto di JAGGAER

L’azienda

Sorgenia Bioenergie, con i suoi tre impianti di energia rinnovabile e un futuro che vede potenziali nuove acquisizioni e un ulteriore piano di integrazione e sviluppo nel segmento delle bioenergie, è l’attuale leader italiano nella produzione di energia elettrica da biomasse vegetali. Il Gruppo Sorgenia, mira a raggiungere l’innovazione, l’affidabilità e la sostenibilità più avanzate nel proprio segmento di mercato, per garantire una produzione energetica sempre più efficiente ed efficace.

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Simona Izzo è entrata a far parte di Sorgenia Bioenergie nel settembre 2019. È stata incaricata di strutturare un’unica funzione per la gestione del procurement dopo che il fondo di investimento F2i aveva completato l’acquisizione delle tre centrali elettriche da diversi proprietari. In primo luogo Simona si è concentrata sull’introduzione dei processi necessari per abilitare un modo di lavorare standardizzato . Simona spiega: “Avevamo tre diverse centrali elettriche, che non parlavano un linguaggio comune, quindi era importante creare un’unica funzione procurement con un’organizzazione chiara e una propria visione globale. Abbiamo svolto un’approfondita analisi della spesa per individuare i principali gruppi merceologici,ciascun gruppo e le sinergie più efficaci derivanti dalla gestione di tutte le centrali. Ho cercato di rendere i processi più snelli e semplici, sottolineando inoltre l’importanza di un approccio orientato al concetto di “early engagement”, dal budget fino alla gestione post-contratto. Ho selezionato i fornitori più adatti con cui lavorare per supportare i nostri clienti interni e facilitare il cambiamento”.

La regola d’oro seguita da Simona creazione della nuova funzione di procurement è estremamente nella coerenza: ” La coerenza è estremamente importante, nel senso che ciò che prometti, devi mantenerlo. Per fare ciò, è necessario comprendere le priorità e gestirle in base ai requisiti e alle aspettative dei clienti interni. Ho plasmato l’organizzazione per raggiungere questo obiettivo. L’organizzazione è composta da diversi buyer, ciascuno responsabile di specifici gruppi di categorie; i buyer hanno dunque una conoscenza approfondita del mercato a cui sono assegnati e dei gruppi di categorie che gestiscono. In termini di strategia di approvvigionamento, è fondamentale supportare i clienti interni dall’inizio del processo, ovvero quando il budget viene definito. Inutile dire che una conoscenza approfondita dei fornitori è una componente chiave per un dipartimento di procurement efficace”.

Il ruolo della tecnologia

La tecnologia ha un ruolo importante per avere un dipartimento di procurement efficace? La risposta di Simona non lascia dubbi “Sì, il primo passo è stato partire dall’introduzione di nuovi strumenti per armonizzare il processo di valutazione dei fornitori . Nel 2019 abbiamo selezionato la soluzione  JAGGAER Gestione fornitori  per facilitare una gestione più strutturata dell’albo fornitori approvati in base ai gruppi di categoria. La soluzione gestisce due aree principali di valutazione: valutazione preventiva dei fornitori rispetto alle diverse categorie e valutazione delle prestazioni (ex post). Selezioniamo innanzitutto i migliori fornitori tramite un questionario contenente 16 KPI (ad es. dati finanziari, sostenibilità, perimetro geografico, certificazioni, formazione, conformità, ecc.). Monitoriamo costantemente i loro profili per anticipare eventuali criticità e garantire la trasparenza dell’intero processo dall’onboarding dei fornitori fino alla valutazione delle loro prestazioni. Lo strumento è facilmente accessibile. Tutti i dati e le valutazioni relative a uno specifico fornitore sono condivisi internamente per fornire una panoramica completa del suo profilo, passando così da un giudizio soggettivo a una valutazione oggettiva. Un’area specifica della valutazione lasostenibilità. Vogliamo collaborare con fornitori più sensibili a questo specifico problema.

La seconda area è la valutazione delle prestazioni. Valutiamo, tramite un team virtuale, le prestazioni dei fornitori una volta aggiudicato il contratto. Pertanto, incoraggiamo il miglioramento continuo dei nostri fornitori, identificando i loro punti di forza e le loro debolizze per mitigare i rischi e le possibili non conformità in futuro.La soluzione per la gestione dei fornitori di JAGGAER si è quindi dimostrata estremamente vincente, consentendoci di avere una conoscenza approfondita del ciclo di vita del nostro fornitore, che è costantemente aggiornata. Quando valutiamo e selezioniamo i fornitori, abbiamo in mente alcuni obiettivi che sono fondamentali: innovazione, sostenibilità, flessibilità e velocità“.

Sostenibilità e ruoli di genere nel Procurement

Il sistema di vendor management implementato  consente a Sorgenia Bioenergie di selezionare i propri fornitori in base a una serie di aspettative. Uno di questi parametri è il loro approccio alla sostenibilità. Simona sostiene: “Abbiamo una forte attenzione alla sostenibilità e, infatti, il nostro portale ha un’area dedicata a questo tema. Come gruppo, prestiamo attenzione alla sostenibilità, ma questo non basta. Devi assicurarti che anche i tuoi partner siano sostenibili. A questo proposito, quando lavoriamo con i fornitori, vogliamo conoscere la loro strategia di sostenibilità, incentivando tutti quelli che sono più sostenibili”.

Oltre a questo, Sorgenia Bioenergie sta consolidando solide partnership con i fornitori per garantire il massimo recupero della maggior parte delle sue ceneri di legno, che sono un residuo del processo di combustione. L’azienda sta esplorando nuove soluzioni alternative particolarmente innovative. Simona afferma: “La sostenibilità è un pilastro per la nostra azienda. Di conseguenza, abbiamo adattato continuamente la nostra strategia per evitare quanto più possibile  ‘lo spreco dei rifiuti'”.

Oltre alla sostenibilità, un’altra causa che sta a cuore a Simona è la presenza delle donne in posizioni di leadership, in particolare nel mondo acquisti. Dice Simona: “Ci sono ancora poche donne nel procurement, il che è un peccato. Sono circondata da uomini, ma non mi sono mai considerata diversa da loro. Siamo il 51 per cento della popolazione, ma se si confronta questa rappresentanza con la partecipazione al mercato del lavoro, si nota una drastica riduzione. Dobbiamo contribuire a colmare questa lacuna con un tutoraggio adeguato. A tale riguardo, gli uomini devono svolgere un ruolo chiave per sostenere il cambiamento. A mio parere, il cambiamento è possibile solo se c’è un pieno allineamento di idee e obiettivi tra i due sessi, e la parità tra i partner è un ulteriore fattore abilitante per sostenere le carriere delle donne. Le donne dovrebbero anche rafforzare la propria  rete per creare relazioni costruttive e sostenersi a vicenda, così da sradicare il pregiudizio della disarmonia tra donne. Infine, le donne dovrebbero smettere di dubitare delle proprie capacità, ma imparare a chiedere di avere nuove opportunità, ad essere ambiziose e visionarie. Di recente ho lavorato con un gruppo di amici, uomini e donne, attualmente in ruoli manageriali. L’idea è quella di lanciare un progetto specifico, incentrato sulla questione di genere e sulla necessità di cambiare la cultura. Sorgenia sta lavorando attivamente anche su questo specifico argomento, e questo è un segnale importante di cui rallegrarsi”.

Allora, parlando di donne in ruoli di leadership, dove si vede Simona nei prossimi cinque anni? Conclude: “Vorrei continuare ad assumere nuovi ruoli in cui possa reinventarmi. Desidero avventure professionali più impegnative, poiché mi piace sperimentare cose nuove. Per quanto mi riguarda, ho fame di imparare e non ho paura di affrontare nuove sfide. Voglio solo avere la possibilità di mettermi in gioco, che è quello che tutte le donne dovrebbero sforzarsi di fare”.

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